Ciclo di rigenerazione dell’asfalto tramite infrarossi

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asfalto

Fase di Analisi

Sopralluogo

Propedeutica alla riparazione dell'asfalto ammalorato tramite tecnologia ad infrarossi, risulta essere la fase di ispezione e sopralluogo dell'area.
Il funzionamento dei riscaldatori d'asfalto ad infrarossi raggiunge livelli ottimali, qualitativamente parlando, nelle aree caratterizzate da: Ragnatele, Crepe, Tombini, Grate e dislivelli.
Affinché sia possibile procedere alla rigenerazione dell'asfalto preesistente è necessario che vi sia abbastanza conglomerato bituminoso (principalmente Tappetino) in quanto il macchinario
procede al riscaldamento alla rigenerazione della miscela bituminosa presente. Su uno strato di Binder, il funzionamento del macchinario è limitato se non nullo!

Fase di lavorazione

Azionamento macchinario

Accertatosi dell'adeguatezza dell'area di lavorazione, si procede alla messa in opera della tecnologia ad infrarossi tramite Riscaldatori d'asfalto ad infrarossi.
Il funzionamento è molto semplice, in quanto il macchinario è alimentato solo tramite bombe di propano e non necessita alcun collegamento o ulteriore macchinario per il suo funzionamento.
Il riscaldatore d'asfalto possiede una speciale lana in fibra ceramica che raggiunge la temperatura di 170/180°C, ad una altezza dal suolo di 10/15 cm. Al raggiungimento di questa temperatura, quasi istantaneamente, il calore provvede a riscaldare l'asfalto agendo sulla miscela bituminosa, la quale ammorbidendosi risulta essere facilmente lavorabile.

Lavorazione asfalto

Raggiunta la temperatura di fusione dell'asfalto, quest'ultimo torna facilmente lavorabile sul posto stesso. Per evitare l'utilizzo di ulteriori macchinari o attrezzi costosi o inquinanti (provvisti di motore), il nostro metodo prevede l'impiego di un semplice rastrello da asfalto per delineare le zone di lavorazione. Considerando l'area riscaldata (2mq/1mq in base al modello di Riscaldatore ad infrarossi) si procede a rigirare l'asfalto ammorbidito, lasciando 10cm di cornice laterale. "Perché mai?!" vi chiederete. Lo spigheremo nella prossima Tab!

Fase di Integrazione

Aggiunta di Asfalto Vergine "Caldo"

Successivamente alla rigenerazione dell'asfalto e alla sua "mescolazione" con lo strato più profondo e quindi meno soggetto all'usura, si provvede ad integrare asfalto nuovo mantenuto alla temperatura di 175°C tramite termocontenitore d'asfalto HotBox. L'aggiunta di asfalto nuovo risulta essere di fondamentale importanza per favorire la riparazione nel caso in cui vi siano evidenti mancanze di asfalto.

Aggiunta di Emulsione Bituminosa

A completamento dei prodotti integrativi alla riparazione è l'aggiunta di emulsione bituminosa, la quale permette di favorire la congiuntura dei leganti chimici tra asfalto rigenerato e asfalto vergine. Ciò permette di evitare strati di asfalto che possiedono meno capacità adesiva e dunque soggetti alla rottura.

Fase di completamento

Compattazione

Ricordate la domanda nella tab precedente? "Perché è necessario lasciare una cornice di 10cm di asfalto riscaldato?
Questa cornice è la spiegazione al perché il nostro metodo è superiore ai metodi attualmente esistenti! Al momento in cui si procede alla compattazione nella zona dei bordi la temperatura dell'asfalto trattato e dell'asfalto non trattato è la stessa, ciò favorisce la perfetta sigillatura tra i due strati di asfalto evitando la formazione di dislivelli o scalini. Il metodo attualmente impiegato invece lascia la zona confinante con un elevata escursione termica, la quale favorirà la rottura della riparazione stessa, rendendo vani gli sforzi profusi e rendendo altamente più costosa la riparazione stessa.

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