Riparazioni buche, quanto durano? Negli ultimi anni, l’uso di asfalto rigenerato o riciclato nella manutenzione stradale ha visto una crescente diffusione grazie ai vantaggi ambientali ed economici. Tuttavia, una delle principali domande che si pongono le pubbliche amministrazioni è legata alla durabilità degli interventi eseguiti con queste tecnologie. Possono davvero garantire la stessa resa dell’asfalto tradizionale?
La risposta è sì, a condizione che vengano impiegati macchinari e tecniche adeguate. TS Asfalti utilizza riciclatori ad infrarossi e impianti mobili in grado di rigenerare l’asfalto freddo direttamente sul luogo d’intervento, evitando il deterioramento del materiale durante il trasporto e assicurando un’omogeneità termica ottimale. In questo modo, le riparazioni risultano più resistenti, durature e prive di giunture evidenti, riducendo la possibilità che la buca si riformi.
Un elemento chiave è l’utilizzo di agenti ringiovanenti, che ripristinano le proprietà elastiche e leganti del bitume invecchiato, permettendo al conglomerato di comportarsi in modo simile a quello appena prodotto. Il risultato è una superficie compatta, stabile e resiliente alle sollecitazioni del traffico e alle intemperie.
Riparazione con piastra a infrarossi: veloce, precisa, sostenibile
Tra le tecnologie più efficaci si distingue l’impiego della piastra a infrarossi, che consente di riscaldare l’asfalto esistente fino a renderlo malleabile, senza rimuoverlo. Dopo il riscaldamento, l’asfalto viene rilavorato, mescolato con rigeneranti o nuovo conglomerato, e ricompattato. Questo metodo, oltre a essere rapido ed economico, elimina la formazione di giunti freddi e garantisce un risultato visivamente uniforme e meccanicamente resistente. È ideale per interventi mirati e durevoli, soprattutto su crepe o buche localizzate, e riduce sensibilmente lo spreco di materiali e le emissioni.
La durata media di una riparazione ben eseguita con asfalto rigenerato può superare tranquillamente i 3-5 anni, se realizzata nelle condizioni climatiche ideali – ad esempio in primavera o estate – e con un’adeguata preparazione del fondo. Questo dato è in linea con molte soluzioni convenzionali, ma offre in più il vantaggio di costi contenuti, tempi rapidi di esecuzione e minore impatto ambientale, elementi fondamentali per i bilanci pubblici.
Inoltre, l’impiego di sistemi come il KM T-2 permette di produrre asfalto di qualità direttamente in cantiere, controllando dosaggi e temperature con grande precisione. Questo riduce gli errori e migliora la performance del manto stradale nel tempo.
In conclusione, le riparazioni con asfalto rigenerato rappresentano una scelta non solo sostenibile, ma anche affidabile e performante. Quando affidate a operatori qualificati e tecnologie avanzate, garantiscono risultati duraturi che aiutano le amministrazioni pubbliche a ridurre i costi a lungo termine e a offrire strade più sicure e ben mantenute.