sigillatura giunti

SIGILLATURA GIUNTI CON BITUMI MODIFICATI A CALDO

Sigillatura giunti con bitumi a caldo

Cerchiamo di capire che cosa s’intende per sigillatura a caldo

Nel vasto panorama della manutenzione preventiva delle pavimentazioni stradali, la sigillatura a caldo delle crepe e delle fessure emerge come uno dei metodi più efficaci attualmente disponibili. Questo intervento riveste un ruolo fondamentale nel bloccare il passaggio dell’acqua negli strati profondi della pavimentazione, prevenendo così l’aggravarsi delle crepe e la formazione di buche o il distacco della pavimentazione.

La nostra metodologia si basa sull’utilizzo di macchinari specializzati e attrezzature idonee che adottano il metodo “a caldo”. Un esempio tangibile di questa tecnologia è il Crack Jet II, una lancia appositamente progettata che utilizza un getto d’aria compressa calda per riscaldare i bordi delle crepe, asciugare la superficie e rimuovere eventuali detriti, preparando così la lesione per l’applicazione del mastice bituminoso polimerico modificato a caldo.

Queste operazioni preliminari non solo garantiscono una maggiore adesione del materiale sigillante, ma contribuiscono anche a migliorare l’efficacia complessiva dell’intervento.

Il mastice polimerico, riscaldato uniformemente alla temperatura di consistenza fluida, viene versato all’interno della crepa utilizzando un’apposita attrezzatura come l’applicatore/bollitore MA-10. Questo materiale riempie completamente la lesione, aderendo perfettamente ai bordi e assicurando la saturazione anche delle microlesioni, creando una sigillatura continua con una larghezza variabile da 2 a 5 cm.

In definitiva, la sigillatura dei giunti con bitumi a caldo non solo rappresenta un intervento tecnologicamente avanzato, ma anche un’importante strategia di manutenzione stradale che mira a preservare l’integrità e la sicurezza delle nostre strade, garantendo una maggiore durata e resistenza nel tempo.

Il Crack Jet II è una speciale lancia a getto d’aria compressa calda, che riscalda i bordi della crepa, asciuga ed elimina eventuali detriti, preparando la lesione alla successiva ricezione di mastice bituminoso polimerico modificato a caldo. 

Le operazioni sopracitate sono complementari ad una più elevata resa dell’intervento finale.

 

 

 

 

Il mastice polimerico uniformemente riscaldato alla temperatura di consistenza fluida sarà versato, con l’applicatore/bollitore MA-10, nell’interno della lesione fino alla sua completa otturazione in profondità aderendo perfettamente ai bordi della crepa, assicurando la saturazione di eventuali microlesioni con la creazione di una striscia continua della larghezza variabile da 2 a 5cm.